Non mi dire che non hai mai sognato di volare…
E’ uno dei miei sogni ricorrenti e nonostante sia salita più volte su un aereo non credo sia neanche lontanamente paragonabile alla bellezza e all’emozione di un dolce volo in mongolfiera. Per ora solo un pizzico di paura è riuscita a frenarmi, ma dopo averle viste volare da vicino e aver risolto tutti i miei dubbi presto vorrei provare questa magia. Pochi giorni fa ho assistito in prima persona al volo delle mongolfiere da Cingoli, il balcone delle Marche, evento che si ripete da diversi anni con grande successo.
Ho avuto sempre la testa nel pallone e mi ha sempre affascinato quello così grande e colorato che ti porta lassù in cielo.
Mongolfiere a Cingoli
L’emozione di vederlo partire da vicino è stata davvero da brividi per un’appassionata come me!
“Quanto più lentamente voliamo, tanto più possiamo vedere la terra e apprezzarla.”
(R. Bach)
La mongolfiera non è altro che un aeromobile che utilizza una miscela di aria calda (più leggera di quella circostante) e gas propano per ottenere una spinta verso l’alto e sollevarsi da terra. Inizialmente il pallone viene gonfiato d’aria mediante un ventilatore, aria che poi viene sostituita dai prodotti della combustione.
Durante la manifestazione ho visto salire diverse persone nel cestone della mongolfiera e mi sono chiesta, ma è davvero sicuro il volo?
Mi sono sentita rispondere che la mongolfiera è uno dei modi più sicuri di volare, la sua struttura è molto semplice e non prevede nessuna complicata procedura di controllo e manutenzione. Inoltre il volo parte solo in condizioni ottimali.
Ma qual’ è il tragitto della mongolfiera?
La rotta e il tragitto non è certo il pilota a deciderli, ma il vento, il pilota controlla solo la quota sfruttando le correnti a lui più congeniali e decide di abbassarsi quando vuole atterrare.
Quando si parte con la mongolfiera quindi…
Si conosce la partenza mai l’arrivo.
C’è un equipaggio che segue la mongolfiera da terra e assiste all’atterraggio e, dopo aver “impacchettato” il pallone, riporta i passeggeri al punto di partenza.
La durata del volo era di circa un’ora e le emozioni che si provano credo siano difficili da descrivere, ma assolutamente da provare. I palloni sono di varie dimensioni e trasportano da 3-4 persone fino ad arrivare a 10 passeggeri.
E chi soffre di vertigini come me, riuscirà mai a volare?
Secondo gli addetti ai lavori a meno che le altezze non ti creino uno stato di panico la risposta è assolutamente sì, e la cosa mi ha messo di buonumore! Dicono infatti che la sensazione di disagio e di vertigine è molto attenuata perché si è in movimento e non si hanno punti di riferimento ravvicinati e neanche delle turbolenze come quelle del volo aereo.
Ma quanto costa volare in mongolfiera?
Per volare con Charbonnier Mongolfiere la più prestigiosa Compagnia Aerostatica d’Italia il costo è di 190 € a persona, niente di proibitivo per chi almeno una volta nella vita vuole provare un’emozione unica e davvero speciale.
Mi raccomando, non lasciate a terra le macchine fotografiche per immortalare ogni attimo di questa avventura speciale!
A questo punto devo aggiornare la mia lista infinita delle cose da fare prima di morire aggiungendo anche l’emozione di un volo in mongolfiera, che non sia proprio il prossimo anno a Cingoli l’occasione buona?
Visto che tra i miei appassionati lettori ci sono anche tante famiglie con bambini, vi informo che la normativa non prevede limiti di età ma solo di altezza. Il passeggero deve avere un’altezza che supera di 20 cm quella del cesto, equivalente nella maggior parte dei modelli a circa 1 metro e 30 cm. E naturalmente devono essere accompagnati da un genitore.
Per gli amanti delle Mongolfiere segnalo inoltre un evento da non perdere a Settembre di ogni anno, il cielo di Ferrara si colora di tanti “giganti dell’aria”, uno spettacolo davvero da non perdere quello che offre il Festival delle Mongolfiere.
Potrai cogliere al volo l’occasione anche per fare due passi nel centro storico di Ferrara, gioiello del Rinascimento e Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
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Ringrazio Gianluca Storani per l’immagine di copertina
Per ulteriori info
Visita il sito Mongolfiere.it
Visito il sito Cingoli Turismo
Articolo pubblicato il 21 Luglio 2016
